Raccontare l’amore tra disabilità non è un’impresa facile, ma lo sguardo fine, profondo, ma anche umile, di Lee Chang-dong gli permette di non scadere mai nella banalità e nel sentimentalismo. Così il regista trasforma davanti agli occhi dello spettatore la violenza in amore, soppesando al dettaglio ogni gesto ed equilibrando magistralmente verità e surrealismo.