Dopo 3 anni di crisi artistica ed esistenziale, Kim Ki-duk torna a Cannes nel 2011 con questo documentario autoprodotto su questa terribile crisi. Un’auto-confessione a tutti gli effetti dove il regista mette a nudo se stesso. Umanità e disumanità dialogano, passato presente e futuro dell’uomo e del regista sembrano incontrarsi in questi 100 minuti personali ma che parlano ad ognuno di noi.
IMDb 6,81 Std. 30 Min.2024AB 16